giovedì 24 gennaio 2013

Preparazione pre - campionato del Portiere: linee guida generali

Per quasi tutte le categorie, la fase di preparazione ha la durata di 4 - 5 settimane. Gli obiettivi da perseguire in questo periodo sono molti e si va dall'aspetto puramente condizionale, a quello tecnico - tattico fino a giungere all'aspetto psicologico. Bisogna per cui, tenere presente le differenze che intercorrono tra la prima settimana e le successive. Cominciare con carichi di lavoro subito elevati, si è visto essere deleterio non solo per il fisico ma anche e soprattutto per le prestazioni che successivamente sono andate in calando. Ecco perchè rifacendomi al pensiero di CLAUDIO RAPACIOLI, esperto preparatore dei portieri del settore giovanile del Brescia Calcio,concordo con lui nel considerare la prima settimana di allenamento, una settimana di semplice ricondizionamento organico e muscolare, importantissima al fine di diminuire gli affaticamenti e di conseguenza ridurre al minimo eventuali lesioni muscolari. Nelle successive settimane si sviluppano le capacità condizionali con un occhio di riguardo all'aspetto tecnico - tattico del ruolo. Concordo appieno sulla differenza che viene posta tra giovanili e categorie avanzate. Nelle categorie giovanili ritengo infatti sia meglio privilegiare l'aspetto tecnico - tattico del ruolo piuttosto che quello atletico; questo perchè la componente condizionale viene sviluppata indirettamente dalle esercitazioni tecniche a cui il portiere viene sottoposto, questo almeno è da considerare fino al primo anno di giovanissimi. Dal secondo anno in poi, ritengo invece utilissimo introdurre gradualmente delle esercitazioni sempre più specifiche per la forza eseguibili con carichi naturali. Le macchine e i sovraccarichi si possono introdurre gradualmente a partire dal secondo anno di allievi ma sempre tenendo in considerazione gli aspetti di crescita biologica dei vari soggetti che ovviamente saranno differenti da soggetto a soggetto. 

Nella fase di preparazione è essenziale instaurare un rapporto chiaro di reciproca fiducia e disponibilità tra il preparatore e i portieri specie quando questi sono nuovi. Già dal primo giorno infatti il preparatore dovrà compilare una scheda con i dati fisici del portiere ( altezza, peso attuale, peso forma ecc.), fare un indagine sulle precedenti stagioni disputate,sul numero di gare, di gol subiti ecc. Essenziale è poi conoscere gli eventuali infortuni che il portiere ha subito nel corso della passata stagione, e conoscere poi il tipo di lavoro che egli ha svolto con gli altri preparatori, questo per avere una prima idea delle risposte atletiche e tecnico-tattiche che potrà avere dal portiere quando andrà a proporre il proprio lavoro. Occorre inoltre anche illustrare quali sono le situazioni tattiche che si troverà ad affrontare e quali soprattutto sono le caratteristiche dei propri compagni di reparto in maniera tale che il portiere possa crearsi uno schema d'azione e sappia cosa fare in caso del verificarsi di tali situazioni di gioco. Dopo aver dato queste informazioni, il preparatore deve informare con la massima chiarezza, i portieri sulla tipologia di lavoro che intende eseguire in preparazione e sulla tipologia da eseguire durante l'anno; deve esporre con padronanza gli obiettivi fisici, tecnici e tattici su cui intende lavorare in maniera tale da responsabilizzare i portieri e da rendere il lavoro più costruttivo. [di seguito la seconda parte]

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